Terremoto Ischia 2017
Il 21 agosto 2017 una serie di scosse di terremoto interessano l’isola di Ischia. La più forte si verifica alle 20.57. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia comunica che l’evento, localizzato nel comune di Casamicciola Terme, ha una magnitudo locale pari a 3.6. Nelle ore successive il terremoto, l’Istituto precisa che il dato relativo alla magnitudo durata è 4.0, stima utilizzata per misurare eventi in area vulcanica. I danni sono circoscritti in un’area molto limitata a nord dell’isola, tra Casamicciola e Lacco Ameno. Si diffonde immediatamente la notizia di una vittima, una donna, a cui purtroppo se ne aggiungerà una seconda.
Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli convoca il Comitato Operativo della protezione civile, che si riunisce alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni. A seguito di quanto emerso nel corso del Comitato, sono inviati sul territorio tre team del Dipartimento, a supporto delle Autorità locali e regionali. Contestualmente, è disposto l’incremento dei contingenti di varie Strutture Operative, in particolare dei Vigili del Fuoco con unità specializzate nella ricerca e soccorso. Sono circa 750 gli uomini e le donne del Servizio nazionale di protezione civile al lavoro sull’isola a poche ore dall’evento e circa 140 i mezzi impiegati tra macchine, elicotteri e motovedette. L’arrivo delle forze sull’isola è possibile grazie al contributo sinergico delle componenti dello Stato che per assicurare gli spostamenti di uomini e mezzi mettono a disposizione assetti aerei e navali.
Le attività sull’isola si concentrano sul soccorso di alcune persone che si trovano sotto le macerie di un edificio a Casamicciola e in particolare sul salvataggio di tre fratellini. Sono loro gli ultimi a essere salvati perchè rimasti incastrati in punto dell'edificio particolarmente difficile da raggiungere.
Per coloro che hanno bisogno di assistenza vengono allestiti, nei comuni maggiormente colpiti e nei porti di Casamicciola e Ischia, punti di prima assistenza da parte dei volontari di protezione civile della regione Campania e della Cri-Croce Rossa Italiana. Sono migliaia le persone che scelgono spontaneamente di lasciare Ischia.
Il 22 agosto il Presidente del Consiglio firma la dichiarazione del “Rischio di compromissione degli interessi primari”, affidando il coordinamento dei primi interventi di soccorso al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, attraverso le Componenti e le Strutture Operative del Servizio Nazionale della protezione civile.
A poche ore dal terremoto, il 22 agosto, iniziano anche le verifiche di agibilità. Viene data priorità all’ospedale Rizzoli, inizialmente evacuato in via precauzionale, agli edifici scolastici e alle strutture alberghiere.
Il 29 agosto Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza a causa dell'evento sismico. I comuni interessati dalla dichiarazione sono Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno.
La prima ordinanza del Capo Dipartimento, firmata il 29 agosto, nomina Commissario delegato l’architetto Giuseppe Grimaldi, a cui spetta il coordinamento dei centri operativi attivati sul territorio, degli interventi già avviati e di quelli che, successivamente, saranno ritenuti necessari al superamento delle criticità in atto.