Etna - Eruzione 2006-2007

Nel 2006 l’attività eruttiva si verifica in due periodi: dal 14 al 25 luglio e dal 4 settembre al 15 dicembre.

Prima fase dell’attività eruttiva. Dal 14 al 25 luglio 2006 l’attività eruttiva interessa essenzialmente le quote sommitali del vulcano. Ha origine dal cratere di sud-est del vulcano o da bocche e fratture che si aprono nelle immediate vicinanze.

Durante l’eruzione si susseguono fasi di attività effusiva ed esplosiva. In particolare, l’attività esplosiva è caratterizzata alternativamente da attività stromboliana, emissioni di ceneri e da un’esplosione di maggiore entità, di probabile natura freatomagmatica, che avviene il 16 novembre dal cratere di sud-est.

Emissione di ceneri e circolazione aerea. Le emissioni di ceneri connesse all’attività esplosiva sono consistenti e creano disagi rilevanti alla circolazione aerea e alla gestione dell’aeroporto di Catania Fontanarossa. In questa fase, il Dipartimento della Protezione Civile supporta gli enti preposti alla gestione del traffico aereo dell’aeroporto di Catania Fontanarossa. In particolare, vengono sviluppate mappe di previsione della caduta di ceneri vulcaniche al suolo.

Le emissioni, anche se consistenti, non raggiungono i parametri dell’eruzione 2002-2003 e non causano situazioni particolarmente gravose a carico dei centri abitati pedemontani.

Nei mesi di aprile e maggio 2007 si osserva attività esplosiva di tipo stromboliano dal cratere di sud-est, con lancio di brandelli di magma fino a 150m di altezza. Al tempo stesso si sviluppa anche un flusso lavico in direzione della Valle del Bove che raggiunge la quota di 2mila m sul livello del mare. In questa fase, il Dipartimento della Protezione Civile effettua attività di sopralluogo nell’area sommitale del vulcano per valutare i fenomeni e definire gli interventi da intraprendere.

Seconda fase dell’attività eruttiva. A fine settembre 2007, in concomitanza con l’aumento del tremore vulcanico, si osserva l’inizio di una nuova attività eruttiva dal fianco orientale del cratere di sud-est. Si formano sostenute fontane di lava che raggiungono altezze di circa 300m. Inoltre, una nube di ceneri spinta da venti occidentali interessa i centri abitati situati nel settore orientale del vulcano - come Milo, Giarre, Fornazzo. Il 24 novembre 2007 si decide per la chiusura dell’aeroporto di Reggio Calabria.

Sempre nel mese di novembre i sopralluoghi effettuati nell’area sommitale del vulcano evidenziano l’emissione di una colata lavica dalla base del cratere di sud-est. E’ diretta verso la Valle del Bove ma si arresta intorno a quota 1950m sul livello del mare.

A dicembre 2007 termina l’attività eruttiva.