Attività di monitoraggio del Dipartimento della Protezione Civile

I centri di competenza

Il monitoraggio sismico e la comunicazione di eventi sismici sul territorio italiano è sotto la responsabilità dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I segnali sismici sono centralizzati nella sala di monitoraggio del CNT-Centro Nazionale Terremoti dove viene effettuata un'analisi in tempo reale dei segnali acquisiti. Ogni evento sismico di magnitudo superiore a 2.5 che si verifica sul territorio nazionale viene comunicato alla SSI-Sala Situazione Italia del Dipartimento di Protezione Civile.
In particolare, riguardo l’evento del 20 maggio e alle successive repliche l’Ingv registra i dati sulle scosse ed elabora relazioni sulla sequenza e report di evento. Squadre dell’Istituto operano sul territorio, in collaborazione a team dell’Ispra, per i rilievi macrosismici.
 

OSS - Osservatorio sismico delle strutture

L’OSS - Osservatorio Sismico delle Strutture è la rete nazionale realizzata e gestita dal Dipartimento della Protezione Civile per il monitoraggio permanente della risposta ai forti terremoti di circa 150 strutture tra scuole, ospedali, municipi ed altri edifici pubblici, ponti e anche una diga. L’OSS permette di valutare il danno causato da un terremoto alle strutture monitorate e a quelle ad esse simili che ricadono nell’area colpita, fornendo informazioni utili a pianificare le attività della Protezione Civile immediatamente dopo un terremoto. Con il monitoraggio si raccolgono dati utili alla comprensione del comportamento delle strutture durante il terremoto e all’aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica.

Per monitorare una struttura vengono installati una centralina sismica (che, al superamento di una certa soglia, registra e invia al server di Roma via ADSL i dati), e 20-30 sensori accelerometrici distribuiti su tutti i piani, collegati via cavo alla centralina. Un software elabora automaticamente i dati in arrivo al server, allertando lo staff specializzato del Dipartimento, analizzando come il terremoto abbia modificato le proprietà dinamiche della struttura e calcolando una stima del danno.

In Emilia Romagna sono nove gli edifici pubblici monitorati dall’OSS (strutture sanitarie, infrastrutture, scuole), concentrati nella parte orientale ed appenninica, che è più attiva dal punto di vista sismico. In seguito al terremoto del 20 maggio 2012 sono stati installati due sistemi mobili di monitoraggio sulle Prefetture di Ferrara e Modena (quest’ultima anche sede della Provincia).

Pubblichiamo il rapporto di sintesi sulla risposta sismica di edifici pubblici, che riepiloga le registrazioni sismiche di 28 sistemi di monitoraggio (OSS), presente anche all'interno della sezione "OSS" di questo sito. Nel rapporto sono indicate alcune misure dell'entità dello scuotimento, delle vibrazioni della struttura e delle deformazioni subite dagli edifici a causa del terremoto. In particolare, le accelerazioni al suolo “ag max X” ed “ag max Y” orizzontali ed “ag max Z” verticale rapportate a quella di gravità indicano l’entità dello scuotimento alla base dell’edificio; le accelerazioni registrate sulla struttura “a max X” ed “a max Y” fanno vedere come la struttura ha vibrato; il “drift” (spostamento relativo massimo tra un piano e l’altro, diviso per l’altezza del piano) indica come si è deformato l'edificio a causa dello scuotimento: il danno alle parti strutturali e non strutturali è legato a questi valori. La mappa mostra la distribuzione delle strutture dell’OSS che hanno inviato le registrazioni.

 

RAN - Rete accelerometrica nazionale
La RAN, Rete Accelerometrica Nazionale, è una rete di monitoraggio accelerometrico distribuita sull’intero territorio nazionale che registra terremoti di media ed elevata intensità.

La RAN è attualmente costituita da 464 stazioni digitali equipaggiate con modem Gsm (272) o Gprs (192), collegati al Centro di acquisizione RAN di Roma. I dati accelerometrici possono essere impiegati in diversi settori: Protezione Civile, per l’elaborazione di mappe di scuotimento in tempo quasi reale, ingegneria sismica, per la progettazione di strutture e per le indagini di microzonazione sismica, sismologia, per gli studi sulla sorgente sismica.

Nella Regione Emilia Romagna sono presenti 25 postazioni accelerometriche permanenti della RAN. In seguito al terremoto del 20 maggio 2012 sono state installate altre 15 stazioni per potenziare il sistema di monitoraggio.

Pubblichiamo le tabelle con i picchi massimi di accelerazione registrati dalle stazioni, presenti anche all'interno della sezione "Ran" di questo sito.

Primo rapporto “The Emilia thrust earthquake of 20 May 2012 (Northern Italy): strong motion and geological observations”

Secondo rapporto "The Ferrara arc thrust earthquakes of May-June 2012 (Northern Italy): strong motion and geological observations"

Terzo rapporto "The Emilia thurst earthquake of May 2012 (Northern Italy) - strong motion dataset"