Effetti del terremoto: distribuzione geografica dell'intensità macrosismica
A seguito degli eventi sismici che nell’ultima decade del mese di maggio 2012 hanno interessato prevalentemente le Province di Modena, Ferrara e Mantova, già a partire dalla mattina del 20 maggio il Dipartimento della Protezione Civile ha avviato il rilievo macrosismico delle località interessate dai terremoti, al fine di identificare nel più breve tempo possibile e classificare in modo omogeneo le aree danneggiate.
Il rilievo è stato condotto utilizzando la scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS; Sieberg, 1930), seguendo la metodologia proposta da Molin (2003 e 2009), sviluppata per le finalità specifiche del Dipartimento della Protezione Civile, ed è proseguito per diversi giorni, sia per la vastità dell’area più colpita, sia per il ripetersi degli eventi sismici che, almeno in un’occasione (mainshock del 29 maggio, Mw 5.96), hanno prodotto un aggravamento degli effetti e, purtroppo, 19 vittime oltre alle 7 della prima scossa.
L’attribuzione dei valori d’intensità ai centri abitati effettuata applicando la scala macrosismica Mercalli-Cancani-Sieberg, che tiene conto solo in parte della differente vulnerabilità degli edifici, ha consentito di fornire in tempi rapidi valutazioni sul livello di danneggiamento, utili ai fini di protezione civile e della gestione dell’emergenza.
Nell'intervallo di tempo trascorso tra il mainshock del 20 maggio e quello del 29 maggio, le squadre di rilevamento macrosismico hanno condotto osservazioni dirette in 52 località appartenenti a 30 diversi comuni. Il rilievo è stato poi in gran parte ripetuto e ampliato dopo il secondo mainshock, sino al 15 Giugno 2012, estendendolo a circa 190 località appartenenti a 87 comuni distribuiti in 6 Province dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, ed in particolare a quelle di Modena (52 località), Ferrara (32), Bologna (22), Reggio Emilia (14), Mantova (53) e Rovigo (11).
L'elenco dei comuni contenuti nello studio non ha alcuna correlazione con i comuni colpiti dal terremoto per i quali sono previsti benefici, che sono quelli indicati dal decreto legge 74 del 6 giugno 2012 e dall'allegato I del decreto del 1 giugno 2012 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.