Attivazione del Servizio nazionale della Protezione civile
Il Dipartimento della Protezione Civile attiva immediatamente la propria unità di crisi con tutte le funzioni di supporto per organizzare – in coordinamento con le regioni interessate – i servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite dall’evento, e gli interventi provvisionali necessari.
Contemporaneamente, il Capo Dipartimento dispone l’immediata convocazione del Comitato operativo della Protezione Civile, che si insedia alle 6.00 del 20 maggio e che rimane attivo fino al 23 maggio.
A livello provinciale, vengono costituiti questi Centri operativi per la gestione dell’emergenza.
In Emilia Romagna:
- un CCP - Centro di Coordinamento Provinciale a Modena
- un CCP - Centro di Coordinamento Provinciale a Ferrara
- un CCP - Centro di Coordinamento Provinciale a Bologna
- un CCP - Centro di Coordinamento Provinciale a Reggio Emilia
In Lombardia:
- un Centro di Coordinamento Provinciale a Mantova
In Veneto:
- un CCP - Centro di Coordinamento Provinciale a Rovigo
Subito dopo l’evento sono attivate tutte le Organizzazioni di volontariato di rilievo nazionale – la Croce Rossa Italiana e il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – e le colonne mobili del volontariato di tutte le Regioni e Province Autonome. In Emilia Romagna, intervengono le organizzazioni dei Coordinamenti delle Province colpite (Bologna, Modena e Ferrara), sotto il coordinamento dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile e, successivamente, di tutte le altre Province.