Il monitoraggio della nave

Isola del Giglio, 25 gennaio 2012 – Il monitoraggio degli spostamenti della nave Concordia

Per garantire la sicurezza durante le operazioni di ricerca dei dispersi, di recupero del carburante e di raccolta dei materiali sulla nave, è necessario conoscere in tempo reale la posizione e gli spostamenti del relitto.

Per garantire un monitoraggio efficace, con funzione di early warning, il Dipartimento della Protezione Civile attiva Centri di competenza e Istituti di ricerca.

Il sistema è costituito da tecniche e reti indipendenti che consentono di misurare i movimenti dello scafo in modo differenziato, così da aumentare il controllo e l’affidabilità dei dati, costantemente condivisi con il Comitato tecnico-scientifico.

DST UniFI - Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze. Allestisce un sistema di laser scanner long ranging tridimensionale per fare rilievi da cui viene derivato un modello digitale della nave. Dal confronto dei modelli digitali deriva la mappa di spostamento della nave. Il Dipartimento ha inoltre il compito di coordinare l’attività scientifica e fare sintesi delle attività di monitoraggio della nave.

Geohazard Monitoring Group (CNR IRPI). Installa una Stazione Totale Robotizzata TM30 della Leica completamente automatizzata e in grado di fornire da remoto dati ad alta risoluzione. La Stazione topografica compie ogni 15 minuti un ciclo di misure su una serie di 12 prismi installati in collaborazione con il gruppo SAF - Speleo Alpino Fluviale dei Vigili del Fuoco, in settori significativi della nave. I dati rilevati sui 12 prismi sono in grado di definire gli spostamenti tridimensionali della parte emersa con accuratezza millimetrica, valutando anche movimenti relativi e componenti di movimento connessi a fattori esterni. L’impiego di accorgimenti strumentali e di calcolo minimizza l’effetto dei fattori atmosferici – come vento, pioggia, variazioni di umidità – particolarmente rilevanti in un contesto operativo di questo tipo.

ASI - Agenzia Spaziale Italiana. Fornisce immagini radar satellitari Spotlight ad altissima risoluzione acquisite dal sistema CosmoSky-Med, elaborate da Telerilevamento Europa e dal Politecnico di Milano. Queste acquisizioni sono di supporto per valutare gli spostamenti della nave e per mappare eventuali dispersioni di carburante durante le operazioni di estrazione.

OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Utilizza una tecnica che si basa sull'invio di impulsi di onde acustiche ad alta frequenza che incidono sul fondale per ricostruire nel dettaglio la morfologia del fondo in tre dimensioni. Questo sistema consente di verificare la struttura e la resistenza del fondale su cui è appoggiata la nave e, più in generale, di tracciare una mappatura dettagliata del fondo marino.

JRC - Joint Research Centre della Commissione Europea. Installa un radar da terra con tecnologia interferometrica Mimo-SAR per il monitoraggio in continuo e in tempo reale delle deformazioni attraverso la produzione di immagini radar. Il sistema è in grado di operare in qualsiasi condizione di visibilità e meteorologica.

Prato Ricerche. Installa una rete di monitoraggio di microsismicità. Si integrano a questi sistemi, una stazione GPS installata nelle prime ore dalla Direzione tecnica dei soccorsi e un sistema accelerometrico installato da una società incaricata dall’armatore. 

Supporto all'attività di modellistica meteo-marina e oceanografica è fornita da GNOO - Gruppo Nazionale di Oceanografia Operativa dell’INGV di Bologna, dal Consorzio LaMMA - Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica ambientale, da ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e dal Centro Funzionale della Regione Toscana.