L'attività di assistenza nell'ambito del Meccanismo Unionale
Il Meccanismo Unionale di Protezione Civile si attiva il 12 settembre a seguito della richiesta della missione permanente della Libia presso le Nazioni Unite, indirizzata alla comunità internazionale. In risposta ai bisogni più urgenti rappresentati dalle autorità libiche, l’Italia offre materiale e squadre di intervento che partono da Brindisi con la nave San Marco il 14 settembre.
Nelle prime ore del 16 settembre, la nave giunge al largo del porto di Derna, reso inagibile a causa dell’impatto degli eventi calamitosi. Con l’aiuto di mezzi anfibi e il supporto della nave San Giorgio, hanno inizio le operazioni di sbarco degli aiuti italiani.
In particolare, vengono offerti e accettati dal Meccanismo risorse e mezzi: 100 tende in grado di ospitare 1000 persone, 1000 sacchi a pelo e 1000 brandine, circa 5mila coperte, 1500 sacchi per salme, quattro autocarri e un mezzo di movimento terra e soccorso dell’Esercito, una squadra militare equipaggiata per immersioni, otto pompe idrovore messe a disposizione dalle regioni Abruzzo, Calabria e Campania, due elicotteri della Marina Militare per operazioni di ricerca e soccorso con personale specializzato. Nello stesso carico anche 30 bancali di materiale sanitario offerto dalla Regione Puglia.
Inoltre, nell’ambito del Meccanismo Unionale di Protezione Civile, un esperto italiano - funzionario del Dipartimento della Protezione Civile - ricopre il ruolo di team leader dell’EUCPT- European Union Civil Protection Team, operativo sul territorio dal 17 settembre. Il Team europeo, composto da tre esperti, si occupa del coordinamento dell’assistenza fornita dagli Stati membri e partecipanti al Meccanismo Unionale.
L’EUCPT è ospitato nella base operativa italiana a Derna che garantisce le necessarie misure di sicurezza e dove è presente anche personale di OCHA/ Undac – United Nations Disaster Assesment and Coordination.