L’attività del Posto Medico Avanzato

L’ospedale da campo è stato allestito nel villaggio di Satbise, nel distretto di Nuwakot, in un’area dove, a seguito del sisma, è sorta una tendopoli spontanea di circa 300 persone. La struttura, attrezzata per operare in contesti di gravi emergenze, era composta da un’area per la stabilizzazione dei feriti e il primo soccorso, un reparto di ortopedia attrezzato per svolgere radiografie ed ecografie, un reparto di pediatria, una sala operatoria e un’area di attesa per il trasferimento dei degenti in altri ospedali.

L’ospedale da campo è stato operativo dal 3 al 13 maggio: in questo periodo, sono state assistite in totale oltre 980 persone provenienti anche da altri distretti, rimasti isolati per diversi giorni dopo il sisma. Sono stati curati più di 300 bambini, di cui 100 sotto i 5 anni. Il Pma ha svolto prevalentemente attività ambulatoriale mentre sono stati solo una ventina gli interventi chirurgici.

L’intervento del team sanitario italiano, composto da 26 persone, tra medici di pronto soccorso, chirurghi, anestesisti, ortopedici, pediatri, personale infermieristico e logisti del Gruppo Chirurgia d’Urgenza di Pisa, è stato supervisionato dalla Organizzazione mondiale della sanità (OMS), agenzia specializzata dell’ONU, che in generale si è occupata di coordinare l’assistenza nel settore sanità ed in particolare gli interventi delle squadre mediche internazionali.