Il coordinamento europeo in Iran

Nel corso della giornata del 26 dicembre 2003 le Autorità iraniane inviano all'Unione Europea la richiesta di assistenza internazionale. Trattandosi di un'emergenza internazionale accaduta in uno Stato esterno all'Unione europea, conformemente alle disposizioni del Meccanismo Europeo di protezione civile, è l’Italia in qualità di Presidente di turno dell’Unione Europea, che coordinerà i soccorsi europei sul territorio iraniano.
Il Dipartimento della Protezione Civile di concerto con il Ministero degli Affari Esteri predispone l’immediata partenza del team italiano. Il Dott. Agostino Miozzo del Dipartimento della Protezione Civile, capo missione italiana, è nominato Coordination Head dell’intervento europeo. 

Di seguito, le principali fasi delle attività del coordinamento europeo:

27 dicembre
La delegazione italiana giunge all’aeroporto di Bam nella tarda mattinata del 27 dicembre. Nel briefing effettuato dal Governo iraniano,  l’EU Coordination Head - il Dott. Miozzo della Protezione civile italiana -  è informato del fatto che le squadre internazionali stanno iniziando l'allestimento del campo base a Bam, presso il Military Garden (Seppah) dove è anche presente un Crisis Center delle autorità locali.
Nel primo pomeriggio, la delegazione italiana incontra il Governatore di Kerman, le Autorità militari iraniane e il Console Tedesco. La delegazione decide di posizionare la sede del cooordinamento dell'Unione Europea all’interno del Military Garden. Le autorità locali chiedono all’Italia di operare nella città di Baravat (circa 6 km da Bam) che è stata gravemente danneggiata dal sisma e dove è forte la necessità di attività di soccorso.

28 dicembre
Alla riunione delle ore 9 l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa del coordinamento dei soccorsi - OCHA- suddivide il territorio di Bam in dieci aree d'intervento, assegnando ognuna alle attività delle squadre internazionali di Search and Rescue. A seguito dei contatti con i rappresentanti degli Stati membri presenti al Military Garden di Bam, nel pomeriggio il Coordination Head convoca la prima riunione europea nella tenda di coordinamento a cui partecipano: Austria, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Italia. Dopo un “round table” i rappresentanti delle Nazioni presenti si scambiano le informazioni riguardo l’area di intervento, il numero del personale e dei mezzi impiegati nelle attività ricerca e soccorso.
Tutti evidenziano l’opportunità di condividere le informazioni e le problematiche al fine di ottimizzare le risorse per il supporto agli interventi e alla logistica delle squadre.

29 dicembre
Nella giornata il Coordination Head convoca due riunioni (ore 9:30 e ore 17:00) cui partecipano Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Regno Unito, Italia e rappresentanti ECHO (European Community Humanitarian Aid Office) giunti a Bam nel pomeriggio. Nel corso delle riunioni, è ribadita la funzione del coordinamento dell’EU e la sua specificità nei confronti del coordinamento delle Nazioni Unite; viene sottolineato ai partecipanti che il coordinamento in atto è prodotto dalla volontà dei Paesi membri dell’Unione di rendere operativo il Meccanismo comunitario. Il team ECHO fa richiesta di poter utilizzare il punto di coordinamento e le attrezzature istallate per poter svolgere le proprie attivtà di assistenza umanitaria.

31 dicembre 
Nel tardo pomeriggio una rappresentanza del Ministero degli Esteri iraniano visita la tenda del coordinamento EU, complimentandosi per il lavoro svolto e per l’aiuto offerto dai Paesi membri.

1 gennaio 2004 
La Germania, attraverso la German Federal Agency for Technical Relief  (THW), d'intesa con il coordinamento EU, mette a disposizione cisterne gonfiabili, garantendo il rifornimento giornaliero di acqua trattata nell’impianto situato nel campo base tedesco. L’Italia fa richiesta di una cisterna da posizionare nel campo italiano di Baravat.

2 gennaio 2004 
Alle ore 14.00, in accordo con Bruxelles e le Autorità locali, il coordinamento dell'Unione Europea in Iran è formalmente concluso. La Protezione Civile Italiana, propone un incontro tecnico per analizzare e valutare l’insieme dell’intervento realizzato dai Paesi Membri. L’incontro si svolge in Italia nel mese di febbraio 2004.